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Lunario dei Giorni di Memoria


Ventinovesima settimana

rukeli

La memoria dei fiori

 Rywka Lipszyc



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Litzmannstadt, 20 gennaio 1944

Mi sono accorta di cercare ispirazione nei ricordi. Parlando con Surcia del sionismo, lei ha detto che in un libro il contenuto è più importante dello stile. (In tema di testi sacri, per esempio, la Torah è il contenuto e la Palestina è lo stile.) Se un libro ha un contenuto pregevole e uno stile sapiente risulterà più bello nel complesso, ma il contenuto è sempre la cosa più importante. [...] Ecco perché non mi stupisco del fatto che i sionisti mettano la Palestina al primo posto e la Torah al secondo. In genere alla gente non importa granché della Torah: non sono abbastanza saggi da coglierne il valore. E i sionisti sono proprio come bambini ingenui... Mi fanno una gran pena. Oh, Dio! Mi sento fortunata a essere nata in una famiglia di gente devota. È un motivo per essere grati alla vita.

 Litzmannstadt,  21 gennaio 1944

Finalmente venerdì! Ogni settimana aspetto con impazienza il venerdì e il sabato. Non riesco a immaginare cosa succederebbe se ci privassero anche del venerdì e del sabato. (Soprattutto durante l’inverno.) Ho ritrovato un po’ di speranza, la forza di riflettere e sognare. Se potessi anche dimenticare! [...] Non proibitemi di sognare un mondo diverso. Non sono più una bambina, perciò i sogni hanno perso la magia profonda dell’infanzia. Oggi nei sogni lotto contro il gigante della vita... Nel migliore dei casi lotto per qualcuno, lo faccio con gioia e tenacia e mi sento bene. [...] Forse chi mi guarda penserà: «Povera ragazzina, che sogni impossibili!». Eppure entrare in un mondo popolato di sogni è sempre un conforto per me, anche quando si tratta di utopie irrealizzabili. Chanusia è guarita dall’influenza, ma lo stesso giorno si è ammalata Chaja, che per fortuna si è ripresa in fretta. È il 21 di gennaio, ma il vero gelo tarda ad arrivare. Le strade sono piene di fango e di pozzanghere, sembra di essere a marzo. Ecco perché l’epidemia si è diffusa a macchia d’olio. La scorsa settimana abbiamo avuto un paio di giorni di gelo, e l’influenza si è bloccata come per magia. Tornata l’umidità, l’epidemia ha preso piede di nuovo. In vita mia non ho mai visto un inverno del genere. Tra qualche ora accenderò le candele... e poi?

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