frecciaintermezzo13

Lunario dei giorni di scuola


Tredicesima settimana intermezzo

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Nathaniel Hawthorne

IL TRIPLICE DESTINO

(…)

Il più importante dei tre visitatori, il signor Hawkwood, era un anziano gentiluomo, molto pomposo ma di ottimo carattere, capo e promotore di tutte le iniziative del villaggio, e generalmente riconosciuto come uno dei più saggi. Portava sul capo un tricorno, secondo una moda già allora antiquata, e impugnava un bastone col pomello d’argento, che sembrava usare più per brandirlo in aria che per aiutare il cammino delle sue gambe. I suoi compagni erano due anziani e rispettabili proprietari terrieri, che in ossequio a una prerivoluzionaria deferenza al rango e ai privilegi ereditari, facevano da scorta al nobiluomo. Mentre si avvicinavano lungo il sentiero, Ralph Cranfield stava seduto su un’alta sedia di quercia, scrutando distrattamente i tre visitatori, e assorbendo le loro figure familiari nelle nebulose fantasie in cui era immersa la sua mente. (…)

«I miei colleghi e io», esordì il nobiluomo, «siamo oberati di gravi compiti essendo noi i consiglieri municipali di questo villaggio. Nell’arco dei tre giorni trascorsi, le nostre menti sono state faticosamente impegnate nella scelta di una persona degna di occupare una carica molto importante, e disposta ad assumersi un onere e un onore che, saggiamente considerati, possono essere giudicati non inferiori a quelli dei sovrani e dei potenti. E considerato che tu, nostro concittadino d’origine, sei dotato di buon intelletto naturale, coltivato nei tuoi viaggi all’estero, e che certe bizzarrie e fantasie della tua giovinezza sono state sicuramente corrette dal tempo, considerato tutto ciò, e dopo debita riflessione, siamo dell’opinione che la Provvidenza divina ti ha mandato qui, in questo momento, proprio per questo nostro scopo».

Durante questo lungo discorso, Cranfield aveva continuato a guardare fissamente l’oratore, come scorgendo qualcosa di misterioso, quasi ultraterreno, nella sua piccola figura pomposa, come se indossasse la tunica di un antico saggio, anziché una giacca con le spalle squadrate, un panciotto coi risvolti, braghe di velluto e calze di seta. (…)

«E qual è questa carica», domandò allora Ralph Cranfield con voce tremante, «che può rendermi pari ai sovrani e ai potenti della terra?».

«Nientemeno che quella di maestro nella scuola del villaggio!», rispose il signor Hawkwood…