frecciaintermezzo14

Lunario dei giorni di scuola


Quattordicesima settimana intermezzo

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 Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

J. k Rowling

 

Una voce uscì all’improvviso dall’ombra, una voce dolce e misteriosa.

“Benvenuti “ disse “è bello rivedervi in carne e ossa, finalmente “.

La prima impressione che Harry ne ebbe fu quella di un grosso insetto luccicante.

La professoressa Cooman avanzò nel cerchio di luce nel fuoco, e videro che era molto magra; gli spessi occhiali gli rendevano gli occhi molto più grandi del normale e era avvolta in uno scialle leggero, tutto ricamato di perline.

Innumerevoli catene e collane le pendevano dal collo esile, e le mani e le braccia erano cariche di braccialetti e anelli.

“ Sedete, ragazzi miei, sedete” disse, e tutti presero posto cautamente nelle poltrone o sprofondarono negli sgabelli. Harry, Ron  e Hermione si sedettero attorno allo stesso tavolino rotondo.

“Benvenuti a Divinazione” disse la Cooman, che aveva preso posto in un’ampia poltrona davanti al fuoco. “Io sono la professoressa Cooman. Può darsi che non mi abbiate mai vista. Ritengo che scendere troppo spesso nella confusione della scuola  offuschi il mio Occhio Interiore.”

Nessuno commentò questa straordinaria dichiarazione. La professoressa Cooman  riccomodò  con grazia lo scialle  e riprese: ” Allora, avete deciso di studiare Divinazione, la più difficile di tutte le arti magiche. Devo però dirvi subito che se non avete la Vista, potrò insegnarvi assai poco. I libri possono farvi progredire solo fino a un certo punto di questo campo…”.

Sia Harry che Ron sorrisero e lanciarono un occhiata ad Hermione, allarmata alla notizia che i libri non le sarebbero stati di grande aiuto in questa materia.

“Molte streghe e molto maghi, per quanto talento possano avere nel campo delle esplosioni e degli odori e delle sparizioni improvvise, non sono tuttavia in grado di penetrare in misteri velati del futuro” riprese la professoressa Cooman, con gli enormi occhi scintillanti che si spostavano da un volto all’altro.

“E' un Dono concesso a pochi. Tu, ragazzo” disse improvvisamente rivolta a Neville, che quasi cadde da lo sgabello, “sta bene tua nonna?”

“Credo di si” rispose Neville con voce tremante.

“Non ne sarei così sicuro se fossi in te, caro” disse la professoressa Cooman mentre il fuoco traeva riflessi dai suoi lunghi orecchini di smeraldo. Neville deglutì.

La professoressa riprese tranquillamente.

“Quest’anno ci occuperemo dei metodi base della Divinazione. Il primo trimestre sarà dedicato alla lettura delle foglie di Tè. Nel prossimo passeremo alla Lettura della Mano. Comunque mia cara” disse, rivolgendosi d’un tratto a Calì Patil, “Guardati da un uomo coi capelli rossi”.

Calì scoccò uno sguardo stupito a Ron, che era dietro di lei, e allontanò la sedia.

“Nell’ultimo trimestre ” proseguì la  professoressa Cooman, “passeremo alla Sfera di Cristallo, se avremo finito con i Presagi di Fuoco, naturalmente. Purtroppo, a febbraio avremo la classe decimata da una brutta epidemia di influenza. Io stessa perderò la voce. E attorno a Pasqua, uno di noi ci lascerà per sempre.”

Un silenzio carico di tensione seguì questa dichiarazione, ma la professoressa Cooman  parve non notarlo.

“Tu, cara” disse a Lavanda Brown, che era la più vicina e si ritrasse sulla sedia, “ti dispiace passarmi la teiera d’argento, quella grande ?”

Lavanda, sollevata, si alzò, prese un’enorme teiera dallo scaffale e la pose sul tavolo davanti alla professoressa Cooman.

“Grazie, cara. Ah, fra l’altro, quella cosa che temi… succederà venerdì 16 ottobre”.

Lavanda prese a tremare.

“Ora voglio che formiate delle coppie. Prendete una tazza dallo scaffale, venite da me e io la riempirò, poi sedetevi e bevete; bevete finché non rimangono solo i fondi. Fatteli roteare per tre volte con la mano sinistra, poi rovesciate la tazza sul piattino, aspettate che il tè rimasto coli via e passate la vostra tazza al compagno per la lettura. Interpreterete i disegni consultando le pagine 5 e 6 Svelare il Futuro. Io girerò fra di voi e vi darò una mano. Oh, caro” esclamò afferrando il braccio di Neville che si stava alzando, “ dopo che avrai rotto la prima tazza, vorresti essere così gentile da prenderne una col disegno blu? Sono piuttosto affezionata a quelle rosa”.

Neville, in effetti, non aveva ancora raggiunto lo scaffale quando si udì un tintinnio di ceramica infranta. La professoressa Cooman si avvicinò al ragazzo, gli tese paletta e scopino e disse : “ Una di quelle blu, caro, se non ti dispiace… grazie…”.

Quando Harry   e Ron ebbero riempito le loro tazze, tornarono al tavolo e cercarono di bere in fretta il tè bollente. Fecero roteare i fondi come aveva detto la professoressa Cooman, poi voltarono le tazze e se le scambiarono.

“Bene” disse Ron, mentre  aprivano i libri alla pagina 5,“Che cosa vedi nella mia?”

“Un mucchietto di roba marrone bagnata” rispose Harry.

L’aroma  intenso del fumo lo aveva reso sonnolento e intontito.

“Aprite le vostre menti, cari, e lasciate che i vostri occhi vedano al di là  del concreto!” disse  la professoressa Cooman nella penombra.

Harry cercò di riscuotersi dal torpore.

“Bene, nella tua c’è una specie di croce tutta storta …”disse consultando Svelare il Futuro. “ Vuol dire che dovrai affrontare ‘prove e sofferenze’, mi dispiace, ma c’è una cosa che potrebbe essere il sole… aspetta… vuol dire ‘ grande gioia…’ quindi soffrirai ma poi sarai molto felice…”..

“ Il tuo Occhio Interiore ha bisogno di una bella visita, dammi retta “ disse Ron, ed entrambi soffocarono le risate mentre la professoressa Cooman guardava dalla loro parte “ ora tocca a me…” Ron scrutò l’interno della tazza di Harry,  la fronte aggrottata  per lo sforzo. “c’è un grumo che assomiglia a una bombetta” . disse .”Forse andrai a lavorare al Ministero della Magia…”.

Rigirò la tazza dall’altra parte.

“Però visto da qui assomiglia più a una ghianda… Cosa vuol dire?” Studiò  il libro. “’Una fortuna inaspettata, oro a sorpresa’. Ottimo, così puoi prestarmene un po’… e qui c’è un'altra cosa” disse girando di nuovo la tazza “Che sembra un animale… si, se quella è la testa… sembra un ippopotamo… no, una pecora” la professoressa  Cooman si avvicinò mentre Harry scoppiava a ridere.

“ Fammi vedere, caro” disse a Ron in tono di rimprovero, curvandosi per prendergli la tazza di Harry. Tutti tacquero, in attesa.

La Professoressa Cooman guardò dentro la tazza, facendola ruotare in senso antiorario.

“Il falco …caro tu hai un nemico mortale.”

“ Ma questo lo sanno tutti” disse Hermione con un sussurro un po’ troppo forte . La professoressa la fissò.

“ Bè, e così “ insistette Hermione.” Tutti lo sanno che Harry Lei-sai-Chi.” Harry e Ron la guardarono con un misto di stupore e ammirazione. Non avevano  mai sentito Hermione rivolgersi in quel tono a un  professore.

La professoressa Cooman decise di non ribattere. Abbassò i grandi occhi sulla tazza di Harry e riprese a farla ruotare.

“Il bastone…  un agguato. Oh, caro questa non è una tazza benigna…”

“Credevo che fosse a bombetta”  Disse Ron imbarazzato.

“Il teschio… pericolo sul tuo cammino, caro…” tutti fissavano esterrefatti  la professoressa Cooman, che sprofondò in una poltrona vuota, colla mano scintillante posata sul cuore e gli occhi chiusi.

“Caro ragazzo…povero caro ragazzo… No…è meglio non dire niente… No… non chiedermi niente…".

“Che cosa c’è, professoressa ? ” Chiese Dean  Thomas all’improvviso. Si erano alzati tutti e lentamente avevano circondato il tavolo di Harry e Ron, avvicinandosi alla professoressa Cooman per guardare nella tazza di Harry.

Gli occhi dell’insegnante si spalancarono in maniera teatrale. “Mio caro” disse, ”E’ il Gramo”.

“Il cosa?” chiese Harry. Non era l’unico a non aver capito.

Dean Thomas alzò le spalle e Lavanda Brown lo guardò perplessa, ma quasi tutti gli altri si portarono le mani alla bocca, orripilati.

“Il Gramo, mio caro, il Gramo!” esclamò la professoressa Cooman, stupita che Harry non avesse capito.” Il cane fantasma gigante che infesta i cimiteri! Caro ragazzo, è un presagio… il peggior presagio di morte!"

Harry sentì  una stretta allo stomaco. Quel cane sulla copertina di Presagi di Morte al Ghirogoro, il cane nella penombra in Magnolia Crescent… anche Lavanda  Brownd si portò le mani alla bocca. Tutti fissavano Harry: tutti tranne Hermione, che si era alzata alle spalle dell’insegnante.

“Non mi sembra che assomigli a un Gramo” disse con voce piatta. La professoressa Cooman fissò Hermione con crescente antipatia. “ Mi perdonerai se te lo dico, cara, ma sento pochissima Aura attorno a te.Pochissima sensibilità agli echi del futuro”.

Seamus Finnigan inclinò la testa da una parte all’altra.

“Sembra un Gramo se lo guardi così” disse strizzando gli occhi fin quasi a chiuderli, “ma visto da qui sembra più un asino “ disse piegandosi a sinistra.

“Avete finito di decidere se devo morire o no?” disse Harry  cogliendo tutti, anche se stesso, di sorpresa. Ora nessuno sembrava aver voglia di guardarlo.

“Credo che per oggi ci fermeremo qui “ disse la professoressa Cooman con la sua voce più velata “ Si… vi prego di portar via le vostre cose…”. In silenzio, i ragazzi riportarono le tazze all’insegnante, presero i libri e li riposero nelle borse. Perfino  Ron evitava lo sguardo di Harry.